DTT. Il Mise propone di posticipare introduzione Mpeg4 di oltre un anno

Il Mise (Ministero dello Sviluppo Economico), nell’ambito della procedura di aggiornamento del calendario di migrazione alla tecnologia DVB-T2 ha sottoposto a consultazione una serie di modifiche, anche sostanziali riguardo ai criteri che regolano l’importante successione tecnologica.

Tra le più significative proposte di modifica, l’opportunità di posticipare l’obbligo di adozione del formato Mpeg4 (H264) inizialmente previsto per il 01/01/2020, spostandolo di oltre un anno (ultimo quadrimestre 2021) ed indicando la data della dismissione della codifica DVB-T/MPEG-2 con contestuale attivazione del DVB-T/MPEG-4 in modo differenziato per gli operatori di rete in ambito nazionale e operatori di rete in ambito locale.

Nel documento si chiede anche di indicare la data della attivazione dello standard DVB-T2 nel periodo precedente il 30/06/2022, al termine della transizione delle reti. Infine, il Mise chiede che venga valutata l’opportunità di procedere all’individuazione delle frequenze disponibili per l’assegnazione transitoria agli operatori di rete in ambito nazionale titolari dei diritti d’uso in ambito nazionale per i canali 50 e 52 nelle aree ristrette.
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